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Vantaggi e benefici degli impianti zigomatici in caso di gravi atrofie
Perché ricorrere agli impianti zigomatici, quali sono i vantaggi assicurati? Quei pazienti che soffrono di importanti problematiche di atrofia al mascellare possono tornare a sorridere, evitando protesi mobili. Dal punto di vista tecnico sono l’innesto d’osso e gli impianti zigomatici i due interventi in grado di risolvere il problema.
Innesto d’osso oppure impianto zigomatico? Quale scegliere e perché
L’innesto d’osso presenta diversi limiti tecnici. Raramente è in grado di ricostruire un’anatomia normale. Non è possibile stabilire quanto osso sarà presente una volta completata la guarigione, per la quale i tempi previsti sono di almeno sei mesi.
Un altro svantaggio è il montaggio dei denti che si verifica solo a mesi di distanza dalla prima operazione. Ed è anche il numero di interventi a costituire un ulteriore vincolo, ne sono necessari almeno due. In termini statistici, ci sono purtroppo elevate probabilità di insuccesso: dal 40 al 18%.
Chi non vuole andare incontro a tutti questi fastidiosi inconvenienti può scegliere gli impianti zigomatici. Questi consentono di installare una protesi fissa nell’arco di pochi giorni dal trattamento, a condizione chiaramente che il profilo clinico del paziente risulti coerente con l’intervento.

A chi occorre agli impianti zigomatici
Il pubblico di riferimento è costituito da pazienti che sono ricorsi a protesi totale rimovibile, caratterizzati da una importante atrofia ossea. Ma sono coinvolti anche quanti sono soggetti a una seria malattia parodontale, con scarso residuo osseo.
Possono ricorrere agli impianti zigomatici anche quanti, in seguito ad eventi traumatici, hanno subito significative perdite ossee. Questo genere di impianti prevede un ancoraggio al processo zigomatico e, a meno che non vi siano inconvenienti, consente l’attuazione del “carico immediato” (nell’arco di pochi giorni dall’operazione).
Gli altri vantaggi dell’implantologia zigomatica
Vediamo quindi in sintesi i diversi vantaggi associati agli impianti zigomatici. Anzitutto il paziente trova la soluzione al suo problema ricorrendo a un’unica operazione chirurgica. Dal punto di vista temporale, in appena tre giorni, nei casi clinicamente idonei, può contare sulla protesi provvisoria fissa, approfittando così di eccellenti doti funzionali e in termini estetici.
A differenza dell’innesto d’osso, la probabilità di successo è molto elevata, oscilla tra il 98 e il 100%. Un ulteriore aspetto positivo di grande rilevanza per il paziente è il ridotto disagio in fase post-operatoria.
Questa tipologia di impianti consente al medico di sapere fin da subito dov’è possibile collocarli e qual è la protesi più appropriata. Non rappresentano comunque una risposta universale a tutti coloro a cui manca la componente ossea. Ma laddove il profilo del paziente risulti coerente con i requisiti, forniscono numerosi e preziosi vantaggi.
Prima dell’intervento il paziente è soggetto a vari controlli, come ad esempio analisi del sangue ed elettrocardiogramma, oltre alle procedure legate all’iniziale check-up. L’intervento ha una durata di circa due ore e mezza.
Maggiori informazioni
Per avere ulteriori informazioni sulla riabilitazione delle gravi atrofie contatta il dr. Cesare Paoleschi compilando il for sottostante: